rassegna cinema: lo squadrone bianco

13 Gennaio 2016 . Il primo film proposto dai nostri amici Gabriele e Michele è "Lo squadrone bianco", uscito durante il Fascismo nel 1936 e come tale portatore di un messaggio di positività e fierezza dell' homo italicus. Però girato anche con una certa raffinatezza e con bellissime riprese del deserto, in un bianco e nero soffuso. Di certo una bella scoperta, dove gli africani sembra quasi che restino sullo sfondo, fiduciosi nelle virtù umane e guerriere del colonizzatore, a lui fedeli e grati. Per una visione alternativa si consiglia " ll Leone del deserto " dove i coloni in Libia non appaiono più come "Italiani brava gente", ma come invasori violenti e spietati.

Tratto dal romanzo L’escadron blanc di Joseph Peyré, è la storia di un ufficiale di cavalleria che, dopo una delusione amorosa, decide di arruolarsi in Libia nelle truppe cammellate. Espressione del cinema colonialista degli anni ’30, il film di Augusto Genina è una parabola dell’esaltazione patriottica che contraddistingue gran parte del cinema italiano del periodo fascista. Nell’eroismo del protagonista, nel suo coraggio, nello spirito di sacrificio sono evidenti i riferimenti alla propaganda fascista. Lo squadrone bianco vinse la Coppa Mussolini a Venezia come miglior film italiano. Regia: Augusto Genina; sceneggiatura: Augusto Genina; Interpreti: Fosco Giachetti, Antonio Centa, Fulvia Lanzi, Francesca Dalpe.

                   

rassegna cinema 2016

L'Africa raccontata dal cinema italiano

In collaborazione con Michele Nardini e Gabriele Baldaccini, proponiamo questa mini-rassegna di film sull’Africa, con la rappresentazione della realtà africana attraverso gli occhi del cinema italiano. Una prospettiva rovesciata, che raccoglie varie esperienze, molto diverse tra loro. Nasce così questo progetto cinematografico

Questa rassegna mira proprio a inquadrare i momenti più importanti di questo nuovo viaggio virtuale in Africa, che si articola in quattro serate, ognuna delle quali incentrata sulla proiezione di un film  particolarmente significativo, opportunamente spiegato e analizzato.

 Mercoledì 13 gennaio ore 21.00 – “Lo squadrone bianco” di Augusto Genina. Film del 1936, in piena età fascista, è uno dei più importanti esempi del filone del cinema colonialista, basato sull’esaltazione delle imprese coloniali del regime.

 Mercoledì 20 gennaio ore 21.00 - “Africa addio” di Gualtiero Jacopetti, Franco Prosperi. Documentario controverso appartenente al genere del mondo movie sul processo di decolonizzazione di alcune zone dell’Africa.

 Mercoledì 27 gennaio ore 21.00 - “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?” di Ettore Scola, con Alberto Sordi, Nino Manfredi e Bernand Blier, commedia all’italiana che sfocia nel genere avventuristico.

 Mercoledì 3 febbraio  ore 21.00 - “Come sono buoni i bianchi!” di Marco Ferreri, apologo ai limiti del surreale che tratta il tema del razzismo e della percezione che l’uomo bianco ha degli africani.

       Le proiezioni avranno luogo nella sede dell’associazione, in Via Fratti 20 a Viareggio 

       Per informazioni contattare:   Marino Barsotti : 348-6401414  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Film da vedere : Touki Bouki

Alla scoperta del cinema africano con il film Touki Bouki di Djibril Diop Mambéty
 
è un film del 1973 diretto dal regista senegalese Djibril Diop Mambéty. Il film è stato presentato nella Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes e ha vinto il Prix de la Critique International del Festival di Mosca
Trama: Due giovani adolescenti sognano di partire per Parigi e la considerano la loro "Terra Promessa". Mory era pastore, ma dopo la perdita della sue mandrie, erra solitario per la città. Anta si è impadronito degli atteggiamenti provocatori, tipici degli studenti dell'epoca. Il film coglie lo smarrimento fisico e intellettuale degli africani ammaliati dal miraggio europeo.
 

Film da vedere : Yaaba

Alla scoperta del cinema africano con il film Yaaba di Idrissa Ouedraogo
La traduzione letterale di Yaaba è La nonna. Presentato al Festival di Cannes del 1989, nella sezione Quinzaine des Réalisateurs, e capace di vincere il premio FIPRESCI, il film di Idrissa Ouedraogo narra la storia di un’amicizia tra un ragazzo e una signora anziana emarginata, considerata da tutti una stregona dalla quale è bene tenersi lontani. Un’amicizia sincera, profonda, che va oltre i pregiudizi che circondano il piccolo villaggio contadino del Burkina Faso. Yaaba parla di temi forti come emarginazione e discriminazione, e alterna lo sguardo ingenuo e innocente del ragazzo con quello contaminato delle persone adulte. Il risultato finale è un film che procede attraverso piccoli quadri in cui il paesaggio del Burkina acquista un ruolo centrale: la regia conferma la padronanza della messa in scena di Ouedraogo, regista che ha assimilato la lezione europea e che, attraverso uno stile rigoroso e classico, offre alla pellicola un taglio classicista.

Film da vedere : Munyurangabo

Munyurangabo  di Lee Isaac Chung, con Josef "Jeff" Rutagengwa, Eric Ndorunkundie, Jean Marie Vianney Nkurikiyinka, Usa-Ruanda, 2007.
 
Dopo aver comprato un machete al mercato di Kigali, in Ruanda, Munyurangabo e il suo amico Sangwa lasciano la città per far ritorno al loro villaggio natale. Munyurangabo ha intenzione di vendicare la morte dei genitori, la cui vita è stata spezzata durante il genocidio messo in atto nel Paese, mentre Sangwa non desidera altro che tornare nella casa che aveva lasciato anni prima. Anche se i due ragazzi hanno programmato di rimanervi solo poche ore, finiscono con il restare al villaggio per alcuni giorni, durante i quali la loro amicizia sarà messa a dura prova dalle loro due differenti etnie Hutu e Tutsi.
 
Presentato a Cannes 2007, vincitore del premio Signis al Festival di Amiens del 2007, miglior lungometraggio al Festival di Los Angeles del 2007.
 
 
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"Lo schiavo che non prende la decisione di lottare per liberarsi merita completamente le sue catene" T. Sankara
 

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Via Fratti, N. 20 (Piazza Nieri e Paolini)
55049, Viareggio (LU)

 

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